Sabato 7 giugno, alle ore 20,30, al Palasport della Fiumara “105 STADIUM” di Genova , la Rubattino presenterà la sua annuale manifestazione di chiusura dell’anno sportivo 2013-2014. Vi prenderanno parte   420 ginnaste della Società, che quest’anno celebra i suoi   120 anni di vita.

Il ricco programma, sulle note della grande musica   classica e contemporanea e  per la regia del Presidente Michele Cioffi, sarà caratterizzato da spettacolari coreografie in cui le ginnaste, sfruttando  il proprio bagaglio tecnico-agonistico,  si trasformeranno in danzatrici, giocolieri e mimi. Il filo conduttore delle esibizioni   sarà costituito dal  racconto “coreografico” dei principali eventi  storici accaduti durante i 120 anni di vita della Rubattino.

A Poesia del Movimento 2014 sono stati invitati i grandi campioni della Rubattino: da   Franco Donegà ad Arianna Rusca, Silvia Gregorini, Martina Nadalini e Daniela Vairo che hanno vestito la maglia azzurra ai Campionati d’Europa, ai Campionati del Mondo, alle Olimpiadi di Monaco 1972 e alle Olimpiadi di Atene 2000:  grandi traguardi che la Rubattino ha  raggiunto   grazie alla sua ampia base di giovanissimi  che, nell’anno sportivo 2013-2014,  sono  saliti per ben  69 volte  sul podio   regionale.

Il programma di Poesia del Movimento chiuderà con una spettacolare  coreografia  eseguita da 350 ginnaste su musiche  di  Mozart, Strauss, Beethoven e di Giacomo Puccini con la voce di Luciano Pavarotti

La ricorrenza  del 120° anno dalla fondazione  coincide anche con i  50 anni di presidenza di Michele Cioffi che, fra l’altro, ha curato la stesura del libro “Centovent’anni di slancio”;  pubblicazione che fa seguito a quella edita nel  1994   in occasione del centenario.

Il libro di 130 pagine  racconta, con  bellissime  immagini e documenti storici, oltre  ai grandi traguardi sportivi della Rubattino,  anche la storia degli impianti sportivi realizzati e, purtroppo, perduti dalla Società sotto lo sguardo assente delle istituzioni:   la pubblicazione, insomma,  vuole anche   essere   un libro denuncia, ampiamente documentato,  sulle responsabilità, soprattutto del Comune di Genova,   per i gravi danni subiti, non soltanto  dalla Rubattino, ma  dall’intera collettività genovese.

Il caso più eclatante è il “progetto Saluzzo”. Dal novembre 2013, dopo ben 16 anni di burocrazia e di inadempienza  politica,   la Rubattino  aspetta ancora che il  Comune di Genova metta il timbro finale sull’ultimo progetto Saluzzo  (il quinto) con il quale la Società,  in piena autonomia finanziaria,   pur leccandosi da anni  le ferite, intende ripartire per poter esprimere nel prossimo futuro  tutte le sue potenzialità tecniche, organizzative e di aggregazione  a favore delle nuove generazioni.

da Liguria Sport