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LA SPEZIA. Da sfavoriti. Da sfavoriti, in trasferta. Da sfavoriti, in trasferta e contro una delle squadre più attrezzate per il salto di categoria. In questa situazione lo Spezia è andato a vincere in quel di Cesena. Un 2-1 nel turno preliminare secco dei playoff per salire in serie A e ticket-semifinale staccato. Un segno del destino per Filippo De Col, oggi ligure ma fino a gennaio con l’altra squadra bianconera. Non era funzionato nulla di quell’esperienza e così ecco il ritorno a casa. Il secondo impatto con La Spezia? La clamorosa eliminazione dai quarti di Coppa Italia ad opera dell’Alessandria di Lega Pro. Il sogno semifinale con il Milan rotto proprio quando sembrava raggiungibile. Poteva abbattere chiunque.

Non Filippo De Col. Non lo Spezia. Con Mimmo Di Carlo si sono ricompattati tutti ed hanno iniziato a risalire. Fino al settimo posto che valeva questa opportunità a Cesena. Colta come meglio non si poteva. Ma tutto è partito da lì, da quella sconfitta con l”Alessandria.

«Dopo quella serata avevamo tutti contro. C’era in palio il privilegio di andare a San Siro ma non ci siamo riusciti. In quel momento si è vista la forza del gruppo. Abbiamo capito che stando assieme si poteva superare la delusione del sogno svanito. E la forza delle persone che compongono questa squadra ha fatto il resto».

E, visto il risultato di martedì, questa forza c’è ancora.

«Se non c’era, diventava difficile imporsi su un campo dove avevano vinto solo tre squadre e dove, complessivamente, il Cesena aveva fatto 50 punti. Tutto è stato fatto benissimo e ci siamo regalati questa semifinale».

Ma dentro di lei, quanta voglia di rivincita c’era, memore dei primi sei mesi (non) giocati lì?

«Nessuna, lo dico sinceramente. Neanche alcuna forma di rimpianto, niente sassolini. È stato un periodo duro, ma avere il dente avvelenato non sarebbe stato utile allo Spezia, al quale va tutto il mio grazie per aver ricreduto in me. Così come ringrazio il direttore Fusco e l’allenatore Mimmo Di Carlo; dal primo giorno mi ha fatto sentire enorme fiducia».

Ora vi attende un Trapani che ha fatto faville nel girone di ritorno. Anche qui, avete lo svantaggio del ritorno fuori casa. «Forse vado contro corrente ma secondo me giocare la prima al Picco

è un vantaggio. Noi sappiamo di dover vincere almeno uno dei due match, ma la pressione è tutta per loro».

La favorita alla terza promozione, dopo Crotone e Cagliari, chi è? «Per quello che ho visto il Pescara ha qualcosa in più. Ma questo Spezia non va sottovalutato…». (dapo)

Fonte “Corrierealpi.gelocal.it