La Spezia – “Settant’anni fa…”, le parole di Federico La Valle danno il via alla festa, dopo gli abbracci e i saluti del piazzale. Dietro la tribuna il tempo si schiaccia e perde profondità: accanto a mister Carpanesi c’è Max Varricchio, Soda e Giulietti sono a un passo, Boggio e Colombo si fanno ombra a vicenda. Sono sorrisi veri mentre il sole cala sulla collina dei Buggi, e lo speaker del “Picco” (che oggi compie gli anni) scandisce il nome degli atleti che scenderanno in campo.

Alberto Pandullo accoglie tutti: è lui ad aver azionato la macchina della festa un anno fa, mentre lì a un passo Paolo Rabajoli smista il traffico. “Non mi fanno giocare perché sono over 40, ma la prossima volta tocca anche a me”, dice Corrado Colombo subito dopo aver parcheggiato la macchina. Poi arrivano Tonino Soda e Rocco Russo e si ricompone un trio che fece faville, “questa è casa mia e sarà sempre casa mia” dice il mister della promozione del 2006.
Max Varricchio allena le giovanili della Spal, ha chiuso la carriera l’anno scorso da capocannoniere. “Non potevo mancare, qua ho vissuto momenti importanti e sentirmi chiamare per essere presenti a questa festa è un riconoscimento personale”. A due passi c’è il suo capitano di allora Vito Grieco, mai banale: “Se ti trovi qui puoi sentirti fortunato. Alla lunga ti rendi conto di quanto sia importante il prestigio: lo sappiamo bene noi che vincemmo il campionato di C1 del 2006, ci si può immaginare cosa sia uno scudetto”.
“Non vincere, ma diciamo che non vogliamo sfigurare”, ammette il comandante provinciale dei Vigili del Fuoco Giuseppe Zironi . “Lo scudetto del 1944? Il trofeo è conservato gelosamente e in bella vista”, aggiunge il responsabile attività fisica Fabrizio SantangeloRoberto Chiappara promette un gol: “In pallonetto. Anche solo stare qui fuori dallo stadio è un’emozione vera”. L’assessore Davide Natale ha il cuore a metà tra Aquila e Toro: “Diciamo un pareggio con vittoria finale dello Spezia ai rigori”.
Una parentesi di silenzio in una serata di gioia. E’ il minuto per Alessandro Nicola, figlio di Davide scomparso tragicamente due giorni fa. Doveva esserci anche l’ex terzino sinistro a questa festa.
La prima partita tra Torino e Vigili del Fuoco finisce 1-1, mentre i rigori premiano il Torino per 5-4 con l’applauditissimo Claudio Sala che calcia con classe spiazzando il portiere. In campo scendono poi lo Spezia e i Veterani dello Sport. Rotoli, Adami, Ceccotti, Vecchio (capitano), Stabile, Sassarini, Coti, Pepe, Agostini, Caverzan e Telesio: questo il primo undici dello Spezia che esce dal foglio di La Valle. Ovazione dagli spalti e cori per tutti. E ancora presentati in serie Tarasconi, Fusco, Di Staso, Zaniolo, Ricciarelli, Boggio, Sottili, Rossinelli, Andreini, Gutili, Chiappara e Duvina. Michela Ponzo entra al fianco di Vito Grieco, perché la mancanza più grande è quella del mitico numero “7” della promozione, quel Paolo Ponzo che dello Spezia sarà sempre simbolo e bandiera.
Sfila poi la squadra di oggi, portata come promesso da Damir Miskovic: entrano in campo e salutano il pubblico. In tribuna anche Chichizola e Juande seduti tra i loro nuovi compagni.

In campo, Gianluca Coti non ha perso lo spunto e neanche la grinta e va in rete dopo pochi minuti con un’azione personale. Pietrino Fusco ne ha per tutti – arbitro e compagni – mentre Chiappara non ha perso l’amore per il dribbling. I Veterani sprecano l’occasione del pareggio con Cecchini su rigore fischiato dall’arbitro, signor Luca Maggiani della Spezia, mentre la girandola delle sostituzioni prosegue. Telesio sfiora il raddoppio con Pastine che si supera e mette sopra la traversa.
Finisce così, e la finale è ancora una volta Spezia-Torino. Bellissimo il gol del vantaggio dei bianchi: cross tagliato di Chiappara e gol di Agostini di testa. Altrettanto bello il pareggio granata con Fimognari che insacca da oltre a 30 metri sorprendendo Ceccotti. Finisce ai rigori e vince lo Spezia: Chiappara segna in pallonetto e l’assessore Natale può ritenersi soddisfatto. Francesca Bassi premia Eugenio Fascetti per i Veterani dello Sport, poi tocca ai Vigili del Fuoco, al Torino e allo Spezia. Domani si saprà l’incasso, che andrà tutto in beneficenza. Chi ha la marca del tagliando in tasca non la butti: ci saranno altre feste, ma il settantenario non tornerà più.