40890La Spezia – Non sono gol come gli altri quelli che hanno visto lo Spezia cogliere la più sonora vittoria della propria storia a Cagliari. Non possono esserlo se portano la firma di Carmelo Amenta e Paolo Rostagno, due dei “vigili del fuoco” che sconfissero il Grande Torino nel 1944. Amenta addirittura segna un doppietta in pochi minuti quel 19 settembre del 1947 in cui gli aquilotti sbancano Casteddu per 2-4, poi Torti chiuderà i conti dopo la rete di Cocco e infine Fiori a pochi minuti dalla fine renderà meno amara la pillola per i ragazzi di Raffaele D’Aquino.
Unico confronto tra sardi e liguri negli anni Quaranta, ovviamente in serie B, mentre nella decade precedente erano stati ben di più. Allo 0-0 del 24 gennaio 1932 era seguito lo 0-1 firmato da Germano Mian, che poi sarà acquistato dal Napoli dopo il passaggio alla Triestina insieme a un altro suo compagno di squadra, un certo Nereo Rocco. L’anno successivo ecco l’1-1 firmato D’Alberto e Sabbatini.

Primo successo casalingo il 31 marzo del 1935: 3-0 firmato Bonello, Subinaghi e Lombatti. Vittorio Bonello nel 1936 passerà proprio allo Spezia, trovando poco spazio. Detto dell’incursione del 1947 alla prima giornata (Cagliari ultimo e retrocesso a fine anno), gli ultimi due confronti in campionato hanno visto i rossoblu imporsi con il punteggio di 2-0. Il 27 aprile del 1952 il gol di Morgia e l’autorete di Moretti daranno ai padroni di casa i punti decisivi per la promozione dalla serie C alla cadetteria quando mancavano tre giornate alla fine del campionato.
L’8 ottobre del 1961, ancora in serie C, le reti di Parise e Ronconi alla terza giornata facevano già capire quali sarebbero stati i destini opposti delle due fazioni: Cagliari promosso, Spezia retrocesso. Ultimissimo confronto in Coppa Italia nel 2012 sul neutro di Trieste. Cagliari-Spezia finisce 2-1 con vantaggio firmato Pinilla, pareggio su rigore di Di Gennaro (oggi con i sardi) e rete decisiva nel recupero di Larrivey.

Fonte “Città Della Spezia”