Nella settimana in cui al pubblico di San Siro è stato negato il piacere di salutare una delle ultime bandiere del calcio moderno, Francesco Totti, può essere riconciliante andare a sentire qualche bella storia di sport. Per esempio, chi sa che lo Spezia – adesso in serie B – da anni reclama la piena ufficialità di uno scudetto?
Si può capire: c’era la guerra, gli Alleati erano già sbarcati, il Nord era ancora in mano nazifascista. Si decise però di organizzare un torneo spezzettato, con finali all’Arena di Milano. Dove a giugno si presentarono in tre: il (Grande) Torino, il Venezia, e i Vigili del Fuoco di La Spezia. La sfida decisiva tra i granata di Valentino Mazzola e i liguri finì 2-1 per i bianconeri: doppietta di Angelini e scudetto clamorosamente spezzino. Anzi, quasi. Facchetti, che ha scritto il testo insieme a Marco Ciriello, ridà nobiltà teatrale a una favola che merita di essere rispolverata.
Per continuare sulla stessa scia, basta andare al Teatro Ringhiera (via Pietro Boifava 17, fino a domenica, 12 euro). Il “Festival dello sport” nasconde tante altre storie: la prima è quella della “Divina”, Suzanne Lenglen, la tennista francese che negli anni Venti vinse tutto quello che c’era da vincere: domani la lettura (dalle 19) da alcuni testi di Gianni Clerici, giornalista classe ‘30 e scrittore, massima firma italiana di tennis e dintorni; in serata (ore 20) la chiacchierata tra lo stesso Clerici e la regista Serena Sinigaglia. Si continua con “Marco Pantani, il campione fuori norma” di Alessandro Albertin (venerdì ore 21), si passa per la pallavolo di Andrea Zorzi (sabato ore 21) e si conclude domenica (ore 21) con il reading di Matteo Fabris dal bel libro “Open” di Andre Agassi.