​ Mercoledì 18 marzo p.v. alle ore 18:30, presso  la struttura di Dimensione Fitness, sarà intitolata la sala di allenamento dello Sport Club Virtus che prenderà il nome di “Sala Bruno Visintin” in onore del grande Campione al quale porgemmo l’ultimo saluto lo scorso 13 gennaio. Nell’occasione sarà apposta una targa dell’artista Silvia Scarpellini
Sarà presente anche la figlia di Bruno Visintin, Giorgia.
I trionfi in Europa ed Australia di Bruno Visintin furono decine ed eclatanti; sia come dilettante che professionista raggiunse traguardi lusinghieri che fecero onore allo sport italiano e spezzino.
Da dilettante vinse il campionato italiano dei pesi piuma, nel 1951, a Parma. Nello stesso anno, a Milano, divenne campione europeo dei pesi leggeri, vincendo poco dopo anche l’oro. Nel 1952, a Trieste, conquistò il titolo italiano dei welter junior. Inviato alle Olimpiadi di Helsinki del 1952 con la rappresentativa italiana, vinse la medaglia di bronzo.
Debuttò tra i professionisti al ritorno dalle Olimpiadi, vincendo tutti gli incontri fino alla sfida del 13 maggio 1953 con Duilio Loi, con in palio il titolo europeo dei pesi leggeri, che Visintin perse ai punti al termine di 15 round.
I due match con Loi fecero epoca. Visintin lo incontrò nuovamente nel 1960, di nuovo in un incontro valido per il titolo europeo, questa volta quello dei pesi welter. La sfida, combattutissima, terminò con lo stesso risultato della precedente, con una vittoria di Loi ai punti dopo 15 riprese.
Nel frattempo Visintin aveva conquistato il titolo italiano dei leggeri, nel 1955, e quello dei welter nel 1958, difendendolo fino al 1961.
Nel 1963 conquistò anche il titolo italiano dei superwelter e, nel 1964 quello europeo della stessa categoria, difendendolo in 6 occasioni, fino al 1° gennaio del 1966, data del suo ultimo incontro. Visintin rimase imbattuto per quasi 6 anni, dalla sfida con Loi del febbraio 1960, fino all’incontro che segnò il suo ritiro.
Conclusa l’attività pugilistica, Visintin fu manager e direttore sportivo dello Sport Club Virtus.

da Luca Ricccardi