La Spezia – Il primato assoluto alla voce “supremazia territoriale”, la porta che nel 2016 è stata violata una sola volta (dal Bari peraltro su calcio piazzato) e una rinnovata e solida fiducia per il rush finale. Mimmo Di Carlo sa molto bene che fermarsi ora vanificherebbe due mesi di sacrifici e di risultati, spesi a recuperare il tempo perduto in precedenza: accontentarsi ora sarebbe un po’ come sta accadendo al Napoli, per settimane primo in classifica ma che lentamente sta cedendo lo scettro all’inarrestabile Juventus, fermata soltanto dal Bologna dopo 15 vittorie consecutive. Per lo Spezia i risultati utili inanellati senza pause sono sei: di fatto la squadra ha in corso la serie positiva record in questa stagione 2015/16, come fra la 2° e la 7° giornata di andata.

Inmju4n3an casa e fuori. Spezia che con la vittoria sulla Virtus Lanciano al “Picco” ha messo insieme 26 punti, appena sopra la metà della speciale graduatoria, guidata dal Cagliari che in casa propria fa quello che vuole: 40 punti stanno a dimostrare che in Sardegna non passa nessuno e infatti la squadra di Rastelli è l’unica a non aver perso fra le mura di casa. Segue il Cesena con 34 punti, poi Crotone e Pescara con 30. Sono 14 invece i punti lontano dal Golfo, settimo rendimento esterno della cadetteria: il Crotone è irraggiungibile con 26, il Cagliari tiene botta a 21, poi ci sono Novara e Pescara a 18.

Attacco ancora mediocre, difesa in miglioramento. La quota gol segnati è migliorabile, quella di quelli subiti va già molto meglio. Troppe partite pareggiate in precedenza, spesso senza gol all’attivo, consegnano una classifica mediocre: aquilotti tredicesimi con 30 gol segnati, contro i 32 subiti che piazzano la squadra di Mimmo Di Carlo esattamente a metà classifica. Se pensiamo poi che di questi 32 ben 20 sono arrivati in sole cinque partite, quattro delle quali risalenti alla precedente gestione (parliamo di Bari-Spezia 4-3, Cesena-Spezia 5-1, Trapani-Spezia 5-1, Spezia-Cagliari 3-0 con Bjelica più Ascoli-Spezia 3-0 con Di Carlo in panchina), il margine di miglioramento sembra piuttosto evidente.

Fonte “Città della Spezia”