“LO SPORT ALLA SPEZIA DAL RISORGIMENTO ALL’INIZIO DEL XX SECOLO”

Umberto burla tra Giancarlo Barberis e Presidente Maurizio Marro
Umberto burla tra Giancarlo Barberis e Presidente Maurizio Marro

L’avvocato Umberto Burla, già governatore del IV distretto del Panathlon International e past presidente del club spezzino, oggi guidato da Maurizio Marro, ha tenuto una brillante relazione sulle origini e sull’evolversi dello sport nel nostro territorio nel periodo tra il Risorgimento e gli inizi del XX secolo, naturalmente tenendo conto della più ampia realtà dell’Italia di allora. L’incontro si è svolto al Jolly Hotel e ha visto la presenza anche del giornalista Michele Corti, presidente del gruppo ligure dei giornalisti sportivi, che ha presentato il suo ultimo annuario dello sport in Liguria e Giancarlo Barberis, presidente del Centro di Documentazione Sportiva ( CDS.SP) – Museo dello Sport La Spezia.

Nel suo excursus Burla ha visitato la storia dello sport, dalle prime attività ludiche ai giochi olimpici, per arrivare sino alla nascita, nell’800, in Gran Bretagna, dello sport moderno assolutamente dilettantistico. E proprio nell’800, dopo l’unità d’Italia, anche alla Spezia nascono le prime società sportive, come i Canottieri Velocior nel 1883. La società ebbe in concessione un arenile a Porta Rocca dover fu costruito uno chalet con annessi una rimessa per le barche, un gioco di bocce e poi un campo da tennis. Nel 1905 gli atleti della Velocior vinceranno il campionato italiano categoria “tipo libero”. Nel 1855 sorse allo Spezia la società di tiro a segno. Nell’85 è fondata l’Unione Velocipedistica che alla Spezia ebbe, cosa rara, anche una socia, la consorte tedesca del marchese Prospero De Nobili deputato al parlamento piemontese. Spezia, come si chiamava allora, fu sede della seconda tappa del primo giro automobilistico d’Italia; nel 1911 Ezio Cortesia, che era un vero sportivo non solo ciclista, si piazzava al secondo posto nella corsa automobilistica Trofeo Peugeot a Parma e nel ’13 Aido Colombo vinceva nella gara in salita Parma- Poggio di Bercelo. Nel 1890 nasceva una delle più gloriose società sportive: la Pro Italia con sezioni di atletica, tiro a segno e scherma. Questa società ha dato un importante impulso allo sport nella nostra città, soprattutto con la guida del maestro Amedeo Bruttini che la dirigerà per trent’anni e la porterà ai vertici italiani, Fra gli atleti sono da ricordare Giuseppe Firpo, Oreste Arpe, Ezio Rosselli ed Enrico Porro (milanese ma spezzino di adozione come militare). E’ ormai storia nota la nascita nei primi anni del’900 della squadra di calcio dello Spezia con il suo capitano-giocatore Alberto Picco che segnò il primo goal dello Spezia; Picco, poco più che ventenne, cadrà sul fronte il 16 giugno 1915. Il nuoto nasce ufficialmente alla Spezia nel 1900 con la Rari Nantes ad opera di Mantero, De Pasquale e Vecchi che vinsero un torneo a Milano; ma gare erano già state disputate a cura della Pro Italia nel 1891 e 1893 davanti al “Selene”, dove in una gara fra gentildonne vinse una certa signorina Marcellina Furno. La Pallanuoto nasceva, invece, a Lerici nel 1913 ad opera dell’ Unione Sportiva Lericina; sempre a Lerici nascerà negli anni ’30 la pallacanestro. Una delle più antiche attività ludiche alla Spezia fu la scherma che entrava anche nei programmi della Pro Italia: nel 1879 il Circolo “Pensiero e Azione” e la “Fratellanza Artigiana”avevano una scuola di scherma. Si ebbero agli inizi del’900 anche gare ciclistiche e in questo campo vi furono alcuni spezzini che si affermarono: il già citrato Ezio Cortesia e Giulio Melley che in una prova di campionato nazionale a Cremona arrivò secondo dietro al famoso Gerbi. La carrellata di Umberto Burla si è conclusa ricordando la figura di Orlando Lorenzelli (“classe di ferro” 1899) per l’impulso che diede al pugilato con la “Virtus” e che dopo la prima guerra mondiale portò i nostri pugili in giro per l’Italia ottenendo grandi successi.