La Spezia, 29 aprile 2014 – «VOGLIO fare gol a Leali». Ce lo dice deciso, con un tono indimenticabile, un ragazzo ‘speciale’, prima dell’arrivo al Palasprint dei giocatori dello Spezia. La società aquilotta ha infatti organizzato lì, il terzo appuntamento di “Un giorno per la nostra città”, dedicato ai diversamente abili,e alcuni calciatori prof, terminato l’allenamento, parteciperanno all’evento. In realtà, il portiere di proprietà Juventus che difende i pali dello Spezia, non ci sarà, perché impegnato in uno stage con la nazionale. Al suo posto, però, il suo degno sostituto, Rino che, dell’estremo difensore aquilotto magari non possiede le eccezionali doti, ma almeno indossa i suoi guanti personali. «Me l’ha regalati lui – dichiara -. E comunque anch’io non ho paura di buttarmi». Grandissimo! Così come lo sono tutti gli altri: qualcuno più emozionato, attende in silenzio l’arrivo dei campioni, mentre qualche altro non riesce a trattenere l’emozione, correndo, agitandosi, mostrando tutta la sua gioia. E poi, sempre con la regia di Alessia Bonati, responsabile ligure Special Olympics e con presentatore d’eccezione Luca Maggiani, ecco arrivare i big, che scendono dagli spalti, ‘all’americana’. Tutti in fila, i ragazzi sul parquet li aspettano per ‘battere cinque’. Così, arrivano, nell’ordine, Sammarco, Migliore, Carrozza, Ciurria, Culina, Scozzarella, Orsic, Pektovic ed infine Ebagua. Abbracci, baci, fotografie, ma come è difficile tenere a freno i giovani fan. I più emozionati dei big, i più riservati, hanno l’accento croato, mentre tutti gli altri sono completamente a loro agio. Ci vuole circa mezz’ora per portare un po’ di ordine in quel tripudio di entusiasmo. D’altra parte, sono tutti lì per una cosa, questi ragazzi: giocare con e contro i giocatori dello Spezia.

Source La Nazione