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La Spezia – “L’impegno economico del Comune per il campo sportivo Montagna, riferito alla ristrutturazione della pista, è molto ben giustificato per molti motivi: la qualità dei risultati dell’atletica spezzina, che vanta una società come l’Atletica Spezia Duferco al vertice dell’atletica ligure e rappresenta un modello organizzativo e strutturale in tutt’Italia; il numero delle società spezzine che si prodigano nel reclutamento di giovanissimi sostituendosi a quanto qualche decennio fa veniva fatto nella scuola; la bellezza del contesto in cui è localizzata la pista, un parco naturale che non ha eguali in Italia e collocheranno questo impianto al vertice delle strategie organizzative per le manifestazioni istituzionali da parte della FIDAL nazionale”. E’Federico Leporati, anima dell’atletica spezzina, a intervenire sulla questione del Montagna.
In settimana una conferenza stampa di Palazzo Civico ha portato a galla le difficoltà nel trovare un gestore per una parte dell’area (leggi QUI): Attivasportutility e PadreDioniso Sporting Club hanno infatti frenato rispetto all’iniziale idea di investire lì.

Si cerca un privato illuminato che possa riempire il parco a due passi del centro storico con qualche idea. Discorso diverso per il campo sportivo e le tribune con servizi annessi: qui è una convenzione diretta con Federatletica a determinare il futuro di quello che sarà uno dei campi più belli d’Italia a lavori conclusi. “La pista olimpica dello stadio Montagna, dopo almeno 20 anni di difficoltà causate da usura inesorabile e progressiva e una possibilità d’uso limitata anche da orari difficilmete fruibili dagli atleti che ne penalizzavano la frequenza, ha visto un progressivo incremento delle attività e una crescita del numero degli utenti sportivi, atleti di ogni età dai bambini agli amatori/master, da quando il Comune ne è entrato in possesso. Questo, nonostante una logica situazione di precarietà dovuta alla presenza del cantiere per la ristrutturazione di spogliatoi, tribuna e pista grande a otto corsie”, sottolinea Leporati. “Nonostante questo, ogni giorno nel pomeriggio sono presenti a rotazione almeno 150 atleti che faticano, spesso, a spartirsi le corsie per il loro allenamento sulla pista “di riscaldamento”, quella piccola dove un tempo esisteva il maneggio. Per noi addetti a lavori non è una novità. Del resto sono oltre 400 gli atleti tesserati e praticanti nel comune di Spezia”.

Il rischio che si paventa oggi è che alla fine il parco non entri mai nelle abitudini degli spezzini, a differenza del campo sportivo. Dopo decenni passati a chiedere che il “Montagna” venisse aperto alla cittadinanza, oggi che questa possibilità esiste l’area verde attorno al campo di atletica non attrae ancora il grande pubblico. Ma in questo senso lo stesso movimento sportivo farà la sua parte. “E’ facile prevedere che una volta completati i lavori e regolamentato l’uso di pista attrezzature nuove e spogliatoi, il numero dei praticanti potrà almeno raddoppiare e la qualità dei risultati, visto quanto fatto in questi ultimi 25 anni in una situazione di forte precarietà, collocare l’atletica spezzina ai vertici non solo regionali ma ben oltre – è la previsione di Leporati – Del resto Rieti, cittadina con un impianto adeguato ad uso esclusivo per l’atletica e un dirigente illuminato ed appassionato come il compianto Andrea Milardi, rappresenta un modello di promozione e qualificazione dell’atletica leggera che non ha equali in Italia ed anche all’estero. La Spezia, col Montagna che sarà, potrebbe fare altrettanto”.
E’ la stessa atletica ad augurarsi che sia l’area nel suo complesso ad animarsi. “Parlando di utilizzo complessivo dell’area, senza entrare nei particolari tecnici di gare e modalità di gestione, è auspicabile che questa imminente culla dell’atletica leggera possa beneficiare anche di un adeguato contorno che non farebbe che impreziosire questo fiore all’occhiello di Spezia sportiva, un segno distintivo particolare ed ineguagliabile per la nostra città”.

fonte “Città Della Spezia”