1i2bnng1La Spezia – “In campionato capita raramente di trovarsi di fronte ad un pubblico così numeroso, per noi è stato uno step importante”. Per raggiungere la finale della Viareggio Cup la giovane Juventus di Fabio Grosso ha infatti dovuto fare i conti con il tifo dei duemila del Picco, quasi tutti di fede aquilotta, che hanno avuto il merito di sostenere Maggiore e compagni nel momento più difficile, inducendoli a non mollare fino al pareggio che ha portato ai rigori. “Non esistono partite senza sofferenze – ha ammesso in sala stampa il tecnico juventino – e questa ci ha dato diversi spunti utili per crescere. Devo fare i complimenti allo Spezia perché sapevo che ci avrebbe creato problemi e sono soddisfatto perché abbiamo superato le difficoltà iniziali e del primo tempo dominando una parte della ripresa, prima di un finale non da noi”.
In merito ad alcuni ululati razzisti rivolti ad alcuni suoi giocatori nel finale l’allenatore della Juventus ha aggiunto: “Sono cose negative e non ne voglio parlare, la cornice di pubblico mi è piaciuta molto, incrociando lo sguardo con qualcuno alle mie spalle ho cercato di far capire che in campo c’erano dei ragazzi. Per noi è stato un passaggio comunque importante per crescere”.

Per quanto la posta in palio domani sia ben diversa da quella di Berlino 2006, alla vigilia di Germania-Italia Grosso ha ammesso: “Tengo nel cassetto i ricordi di quel Mondiale ma sono concentrato su quello che sto facendo. Faccio il mio in bocca al lupo agli Azzurri”.