“La Noble Art” una definizione molto bella per uno sport come il Pugilato, che ha visto combattimenti di notevole livello tecnico. Purtroppo ha subito per questioni di interesse monetario un abbassamento tecnico ed ha innalzato la spregevole cattiveria che sul Ring si è mostrata, oltrepassando i limiti della Boxe tecnica, favorendo il piacere della sofferenza per colpi inflitti.Arcari, il nostro Campione Mondiale, è stato per la Boxe un degno rappresentante, che pur combattendo con grande ardore ha mantenuto alto il valore dello sfidante, anzi proprio in certi combattimenti ha dimostrato di accettare anche la forza, ma il limite lo ha posto l’ Arbitro che a sua volta ha sospeso l’incontro per scorrettezze quando ha capito l’inclinazione del combattimento.
Bruno Arcari è stato e rappresenta un Campione Mondiale che è uscito dal Ring a testa alta ed ancora capace di gestire la Boxe, in quanto la Federazione lo ha assoldato come rappresentante Sportivo Internazionale del Pugilato. Oggi è ancora ricordato con grande
piacere per il suo comportamento grintoso e tecnico.
Il suo curriculum parla chiaro;
nato nel 1942 a Atinia il 1° Gennaio , Italiano , di categoria Super Welters, ha disputato 73 incontri vinti 32, per KO 38,uno Pareggiato e 2 persi per KO.
E’ stato:

  • Campione Italiano di Welter junior 1966
  • Campione d’Europa 7 maggio 1968
  • Campione del Mondo 31 gennaio 1970
  • Titolo Mondiale WBC superleggeri