Ciclismo Riconoscimento dal Council for Responsable Sport americano
La Spezia
PRESENTATA in sala giunta, alla presenza del sindaco Massimo Federici, la certificazione internazionale della Gran Fondo della Spezia, primo evento ciclistico al mondo insignito a tale stregua, sul piano socio-ambientale. Il riconoscimento, rilasciato dal Council for Responsible Sport americano, è stato raggiunto con cinque mesi di duro lavoro che hanno visto il Gruppo sportivo Tarros impegnato da una parte a ridurre l’impatto ambientale della gara e dall’altra a valorizzare il territorio. Circa quaranta le iniziative messe in atto di conseguenza per contenere le emissioni dell’evento, ridurre gli sprechi anche energetici, ottimizzare la raccolta differenziata e promuovere attività di sensibilizzazione e formazione a uno stile di vita veramente salutare. «Essere il primo evento ciclistico al mondo a ottenere la Council for Responsible Sport Certification è per noi ragione di gran emozione e orgoglio — ha commentato l’ingegner Alberto Musso che è il presidente di quell’azienda “leader” nello “shipping” mediterraneo che è la Tarros fondatrice e organizzatrice della competizione — e non scordiamoci che la Gran Fondo Città della Spezia è nata da una passione per i valori dello sport e il rispetto dell’ambiente». Una quarantina appunto le iniziative nel contesto, fra “green” e “social”, sviluppate e portate a termine che hanno consentito di ottenere il “Silver level”. «Appunto la Gran Fondo spezzina — ha sottolineato in merito Pier Carlo Pirovano che dirige l’Area marketing di quella Imq (di Milano) rappresentante del Council in Italia — è pervenuta alla mèta nemmeno in sordina e non mi stupirei se magari raggiungesse in futuro anche il “golden level”». In particolare s’è lavorato sulla raccolta rifiuti, un impegno che ha portato a una differenziazione quasi totale dal momento che la percentuale di raccolta differenziata ottenuta durante la Gran Fondo Città della Spezia è stata del 94,5%. Su 731 kg di “rifiuti”, 691 sono stati destinati al riciclaggio o comunque a un corretto smaltimento, solo 40 quelli non differenziati. Ci si è impegnati sulla riduzione di consumi e sprechi, utilizzando materiali biodegradabili e recuperando allestimenti di gara da edizioni precedenti, si sono valorizzate le risorse del territorio e s’è data visibilità alle economie locali distribuendo nei ristori prodotti del territorio; nonché scegliendo aziende locali per le “partnership”.
da La Nazione