Fine settimana da incorniciare per il fondo azzurro. Dopo la doppietta nella 10 km di Viedma con Simone Ruffini e Rachele Bruni, i maratoneti delle acque libere nostrani dominano anche la prima tappa del Grand Prix Fina. Sempre in Argentina, nella 25 km Villa Urquiza-Paranà, il napoletano delle Fiamme Oro Mario Sanzullo taglia per primo il traguardo in 2h10’41” precedendo di 3” il connazionale Simone Ercoli; terzo, staccato di oltre 1 minuto, il tedesco Studzinski. “Ottimo inizio, anche se volevo vincere – dice l’esperto fiorentino seguito da Giovanni Pistelli – Ho cercato di staccare Sanzullo nel tratto contro corrente ma è riuscito a rimanere in scia e nello sprint ha avuto la meglio. Cercherò di non mancare l’obiettivo a Cancun e soprattutto alla Capri-Napoli”. La prova femminile ha visto l’assolo di Alice Franco, due volte campionessa europea della 25 km che ha concluso in 2h18’28” davanti alla padrona di casa Pamela Geijo (2h18’50”) e Fabiana Lamberti (2h20’08”). “Ho impostato un ritmo molto alto sin dall’inizio, i primi 20 km erano a favore di corrente, ma sono riuscita comunque a staccare le avversarie. Nel tratto contro corrente ho fatto qualche errore, ma negli ultimi 2 km ho attaccato e sono arrivata da sola. Obiettivi? La 25 km iridata a Kazan oltre ad togliermi qualche bella soddisfazione nel circuito mondiale”.

LA PRIMA DI RACHELE — Sabato, nella distanza olimpica, Rachele Bruni ha centrato il suo primo successo in coppa del mondo: “Vincere a Viedma è stato fondamentale, in prima battuta perché non avevo mai vinto una tappa della World Cup e poi perché sono arrivati i primi frutti del lavoro fatto su me stessa, sull’aspetto mentale: questa volta volere è stato potere. Non mi nascondo: voglio qualificarmi per la 10 km di Kazan e riscattare la prova deludente di Barcellona. Penso a Rio, ma non voglio bruciare le tappe e guardare troppo oltre”. Vola basso Simone Ruffini, comunque caricato dal successo argentino: “Sin dall’inizio ho provato a stare nelle prime posizioni per cercare non prendere troppi colpi. A 1300 metri dal traguardo c’è stata l’azione decisiva che mi ha portato verso questa bella vittoria. Non mi monto la testa, continuo a lavorare senza risparmiarmi: la strada per Kazan è ancora lunga, ma ce la metterò tutta”.
MIDMAR TRAGICO — Keri-Anne Payne, britannica nata a Johannesburg, vince per l’ottava volta il Midmar Mile, la gara di nuoto in acque libere più partecipata al mondo giunta alla 42a edizione. Oro mondiale nella 10 km a Roma 2009 e a Shanghai 2011 e argento olimpico a Pechino, la 27enne sposata con il nuotatore David Carry ha toccato per prima in 17’35” davanti alle americane Twitchell e Peacock. A Pietermaritzburg, tra gli uomini si impone il padrone di casa Chad Ho (17’04”) davanti a Meyer e Marias; quarto Jordan Le Clos, fratello minore di Chad. Intanto risulta ancora disperso Tristan Dennis, non uscito dall’acqua durante la gara a staffetta di sabato. “Abbiamo cercato ovunque – hanno spiegato i responsabili del soccorso – abbiamo provato tutti i viali, negli ospedali, abbiamo chiesto al personale di salvataggio e poi abbiamo iniziato le ricerche in acqua, ancora senza esito. Il 30enne aveva già gareggiato qui l’anno scorso e la famiglia ci ha assicurato che si è allenato a dovere per terminare la gara”. Le scelte di Mireia – La spagnola Mireia Belmonte, che si sta allenando con l’azzurra Alice Mizzau, ha già individuato gli obiettivi olimpici: in accordo con il suo coach Vergnoux, ha scelto provare a qualificarsi per la prova in acque libere di Rio 2016 mentre tra le corsie punterà su 200 farfalla e 400 misti.

Da : Gazzetta dello Sport