voowjwuzCinque Terre – Val di Vara – Ospitalità diffusa, sport, turismo, tradizioni. Un calderone ambizioso e di non semplice allestimento, ma a Bolano c’è voglia di fare, di crederci. Lo si è ben capito ieri sera, nella sala di Via Roma, in occasione della presentazione dell’associazione “Bolano sviluppo”, una Asd che, nell’ottica degli affiatati fondatori, dovrà condurre all’elaborazione del progetto e del marchio “Convivia in Bolano”. Prima di entrare nel concreto, si sono susseguiti alcuni interventi volti a delineare lo spirito dell’iniziativa.

“Un progetto che mi ha affascinato perché coniuga il riutilizzo dei beni con la creazione di lavoro e valore”, ha esordito Bianca Zanardi, attiva nel mondo dell’editoria, della cultura, del turismo. “Un’idea il cui scopo è far star bene tutti”, ha concluso. Ha preso poi la parolaDavide Neri, solida formazione nel management aziendale e nel marketing, infaticabile supervisore di questa fase iniziale. “Questo progetto nasce dall’amore per Bolano e vuole riscoprirne e condividerne le peculiarità – ha detto -. Il tutto con una mentalità aziendale. Non sarà un percorso semplice. Gli obbiettivi? Recuperare il borgo per non perderne la storia, valorizzare produzioni e tradizioni locali, creare occupazione, rivalutare gli immobili, far restare qua le persone e avviare un’esperienza di ospitalità diffusa”. Neri ha poi illustrato come alla base dell’elaborazione dell’ampio disegno di rivitalizzazione bolanese ci sia un attento studio che ha dimostrato come sia difficile – nello spezzino in generale -soddisfare, dai più svariati punti di vista, le esigenze del turismo di “alto livello”. E ha aggiunto: “Vogliamo che i turisti passino dal visitare, al vivere, prendendo parte alla stagionalità della vita bolanese”. Entusiasta il sindaco, Alberto Battilani, affiancato dall’assessore Paolo Ricciardi: “La rivitalizzazione dei borghi era nel nostro programma, quindi accogliamo con favore questo progetto e, come Comune, avremo funzione di stimolo. L’invito è di darsi tutti da fare senza piantare bandierine”.

Il progetto, per quanto concerne la promozione del territorio, intende lavorare per valorizzare monumenti e beni architettonici e organizzare eventi culturali, sportivi, visite guidate. Lo sport, in particolare, poggerà sulla triade cicloturismo-equitazione-trekking, alla quale stanno già spianando la strada – anche in senso letterale – pedalatori come Roberto Bertolotti, Ignazio Serio e Luca Adorni. Strategica la questione dell’ospitalità diffusa, da organizzare attorno a tre capisaldi: l’utilizzo del patrimonio immobiliare esistente (in particolare quello già sfitto, libero) per un’accoglienza di alto livello, una reception unica e uno standard di qualità che renda l’offerta omogenea. Nessun problema, poi, a parlare di souvenir. Non per forza, infatti, il ricordino deve essere pacchiano. Una strada, per esempio, è dell’elegante oggettistica legata alla cultura delle statue stele. C’è anche voglia di stuzzicare un po’ le papille gustative dei futuri visitatori, tant’è che l’aria bolanese profuma dell’idea di una marmellata fatta con gli avocado del castello (uscita però troppo dolce alla prima prova). Nella corposa sceneggiatura trovano spazio anche l’ipotesi di iniziative dedicate al benessere (con il sogno Spa, non proprio dietro l’angolo) e l’installazione di un piccolo laboratorio birraio, di cui ieri sera ha parlato il lericino Fabio Vistori. “A Bolano si può produrre una birra di tipo bavarese, o Pilsen”, ha annunciato, forte di uno studio delle materie prime offerte dal territorio. Hanno chiuso la serata gli interventi del responsabile amministrativo della neonata associazione, il 27enneMichele Toccafondo, colui che più di tutti ha fatto a cazzotti con la burocrazia, e di Roberto Pomo, volto noto della politica locale, intervenuto in rappresentanza della cooperativa di comunità “Vara”, prefigurando fruttuose collaborazioni.

Fonte “Città Della spezia”